lunedì 22 luglio 2019

Sì CAMBIARE





Per molto tempo le cose seguono il loro corso regolare: consuetudini, abitudini, gesti, rituali rassicuranti, tutto si ripete all'interno di una routine confortevole, a volte noiosa, che ci mette al riparo da imprevisti e colpi di testa o almeno ne ammortizza gli effetti. Al sicuro nel nostro bozzolo, con qualche rimpianto che si affaccia, qualche ricordo che graffia e un futuro che vorremmo proteggere da tutto quello che non possiamo controllare. Eppure... L'inquietudine diventa il campanello di allarme. Diventiamo distratti, l'umore precipita, il corpo inizia a mandarci dei messaggi, niente di che, piccoli fastidi, appena percettibili, ma messaggi che all'inizio ci rifiutiamo di ascoltare, aumentando il nostro senso di frustrazione e il nostro malessere. Cosa c'è che non va? Tutto? O si tratta solo di aggiustamenti, anche minimi, che dobbiamo trovare il coraggio di mettere in atto? Oppure si tratta di un cambiamento di quelli epocali, che avvengono poche volte nella vita e ne modificano per sempre il corso? Dobbiamo metterci in ascolto, con mente e cuore aperti, sincerità e coraggio. A volte la nostra casa diventa lo specchio del tumulto in atto. Ci sfugge di mano. Non riusciamo più a prendercene cura come vorremmo, diventa un luogo ostile e inospitale, vorremmo fare qualche cambiamento, spostare mobili, dipingere le pareti, aprire una finestra, ma ci sentiamo come paralizzati. Una forza invisibile e possente ci impedisce di prendere decisioni, di scegliere, di modificare anche solo una piccola cosa. In agguato paura, malinconia e depressione, che non aspettano altro che darci il colpo di grazia. Che fare? Prendere atto che qualcosa preme per essere ascoltata, ci strattona, ci fa i dispetti. Non è un piccolo e dispettoso poltergeist a spostare oggetti o a dare fuoco alle tende, ma una voce insistente che ci sussurra di continuo all'orecchio: è ora di cambiare. E noi quella voce dovremmo trovare il coraggio di ascoltarla. 
E' ora di cambiare.
E sta a noi fare il primo piccolo, impercettibile passo. Forse inciamperemo, ma una volta deciso che è arrivato il momento, diventeremo sempre più abili e forti. All'inizio ci aggrapperemo a qualche mobile come fanno i bambini che iniziano a camminare, a volte faremo un capitombolo e dovremo prenderci cura di un fastidioso bernoccolo, ma di giorno in giorno i nostri passi diventeranno più saldi. E quando finalmente riusciremo a non incespicare più e a fare la prima corsa risoluta, il nostro sarà il sorriso di un bambino che ha scoperto la libertà e sta andando verso il mondo. 

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