A ben pensarci
I benpensanti sono noiosi
Mai un guizzo
Una sorpresa
Un’allegria
Potrebbe scalfire la patina del tempo
Allora vivono quieti
Così si direbbe
In famiglie estese di simili
Che si incontrano a volte
E parlano di niente
Ben vestiti
I capelli sempre a posto
Camicie ben stirate
La normalità s’intende
E noi che non pensiamo bene
Siamo i reietti
Quelli strani
Disordinati
Gli abbandonati dal destino
I poveri che si illudono
Di cambiare il mondo con la poesia
O una bella foto
In bianco e nero
Nitida di contrasti
O a colori
A rivelare
La perfezione di un tramonto
Eppure a volte
I benpensanti invidiano
La nostra incoscienza
La nostra impudicizia
Ne vorrebbero un po’ per sé
Ma non sanno quanto ci è costata
Quante notti insonni a sognare
Quanti chilometri a camminare
Guardando la forma delle nuvole
E cercando un senso
Una storia alle pietre
Una spiegazione alle bufere
Un perdono agli errori
Una scusa all’incertezza
Una piccola tenerezza
Loro non lo sanno
Ma noi quelli strani
Siamo generosi
E ogni tanto amiamo fare regali
A piccole dosi s’intende
E li stupiamo
Per scalfire la loro corazza
Una canzone inventata
Un gesto gentile
Una risata
Un abbraccio improvviso
Una carezza...
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