martedì 20 giugno 2017

DOPO LA NOTTE (due poesie)






Dopo il vagare della notte

In voli siderali

Di cui resta un vago sapore

È inutile cercare di ricordare il sogno

Lui è ancora lì

Nella spossatezza

Che ci tiene

E ci vorrebbe acciambellati

Nel letto

Come gatti

Oppure far finta di dimenticare
Entrando a testa alta
Nella mischia delle ore

Quel tempo eterno

Senza orologi

Che abbiamo attraversato

Con il corpo pesante abbandonato

E la mente leggera che volava

Si è rappreso

Come sostanza nuova

Che ora ci appartiene

E siamo più ricchi ora

E più sapienti

Con un vapore dentro

Screziato d’oro

Che scolora









Il filo della notte

Tiene ancora cucite le mia ciglia

Solo squarci di luce

Come pozze

E il caldo della pelle

Dopo il sonno

Quasi a rabbrividire

Pian piano mi riportano

Nel giorno

Ma i passi sono lenti

Come di vecchia stanca

E la testa è ovattata di bianco

Uno stupore di domanda

Blanda

Dove sono?

Ripasso i gesti

Uno a uno

E abbraccio uno schedario

Di consuetudini

Come volume antico

E polveroso

Si tratta di ricomporre

Le parole strascicate

Che vengono alla mente

E accarezzarle lente

Grata dell’alfabeto

Che riappare luminoso



Ogni mattina imparo

Il gioco del mondo

















































                                                            

1 commento:

  1. Grazie Agata, credevo di averti risposto, invece non l'ho fatto. Grazie per le tue belle parole, mi scaldano il cuore. E continua a frequentare il mio blog, è bello sapere che ci sono ancora persone che amano la poesia...

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