martedì 16 giugno 2015

"IL CIRCO STRAMBO" E "LE COSE BIZZARRE" -due filastrocche

Ogni tanto ne scrivo una. Per dare spazio alla bambina che è dentro di me e qualche volta  mi strattona e mi dice: dai, divertiamoci un po', giochiamo con la fantasia! E io mi metto lì e scrivo una filastrocca. Quando inizio non finirei più, ne scrivo subito un'altra e un'altra ancora. E dopo mi sento più leggera e contenta.


Illustrazione del Pittore Giuseppe Cittadini
Il Circo strambo


C’è un signore con i guanti
che cammina sopra un filo                  
mentre quattro saltimbanchi
fanno a turno col fachiro

poi c’è un grosso mangiafuoco
che mi fa quasi spavento
e una scimmia che fa il cuoco
spettinata dal gran vento

il leone ha mal di denti
la giraffa fa il dentista
che guarisce i suoi pazienti
accovacciata sulla pista

ma le viene il torcicollo
si è chinata troppo giù
svelto arriva il vecchio gallo
sulla groppa di un zebù

le vuol fare un bel massaggio
che la possa rilassare
solo in cambio
chiede un passaggio
fino alla riva del Gran Mare

certo è un circo proprio strano
dentro e fuori e via dal tempo
in un posto  assai lontano
senza tristezza e senza tormento

è il paese di Buona Fortuna
qui tutto di un po’ succede
il sole gioca con la luna
e quello che vuole uno lo chiede.




Le cose bizzarre
Illustrazione del Pittore Giuseppe Cittadini

Ho visto un gatto su un muretto
con un occhio blu  e uno nero
acciambellato stretto stretto
sembrava il gatto del mistero
oppure una statua
di pietra
a proteggere quella casa
che pareva piuttosto tetra

poi si è stiracchiato al sole
con il pelo luccicante
e ha annusato un’aiuola di viole,
visto così sembrava più rassicurante

a volte ci facciamo spaventare
da una cosa che non segue il solito verso
invece di lasciarci affascinare
da ciò che è bizzarro o diverso

quel gatto misterioso
aveva la sua bellezza
in quel particolare prezioso
che annullava ogni certezza

chi l’ha detto che gli occhi di un gatto
devono avere lo stesso colore?
Forse l’ha detto un povero matto
che era sempre di malumore.



Piaciute?
















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