martedì 17 gennaio 2017

TU SEI LA RADICE


Tu sei la radice

Il riverbero dell’acqua

La voce che risuona

Il cibo buono

Il riposo dopo pranzo

L’affanno del rimpianto

Le mani bianche

E il petto

I fianchi forti

A sostenere il peso

Di tutti i tuoi malanni

E i passi lenti

Piccola formica

A cercare l’ordine

Il ricamo

Delle cose

Così come dovrebbero

Essere

A portata di mano

E di occhi





 Ti ho inseguita
Per tutte le stagioni

Bambina

Ragazza

E infine donna

Tu ormai vecchia

Anche se non è

La giusta definizione

E io a chiederti carezze

Poi ho allentato la presa

Tu c’eri

Anche se distante

Non mi sfuggivi più

Le tue parole

Erano i lacci

Che ci tenevano legate

Accoccolata

Ti ascoltavo

Facendomi spugna

Che assorbe tutta l’acqua

E si gonfia d’amore

Da strizzare il giorno

Del silenzio assoluto

Per  bagnarmi di quella nostalgia







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