Il
mio romanzo “Tutto questo tempo” (che in un primo momento avevo
intitolato
“L'amore tardivo”) è appena uscito https://bookabook.it/libri/lamore-tardivo/
Provo una sorta di incredulità e di stupore. Dovrei fare i salti di gioia, invece… Che cosa provo in questo momento?
“L'amore tardivo”) è appena uscito https://bookabook.it/libri/lamore-tardivo/
Provo una sorta di incredulità e di stupore. Dovrei fare i salti di gioia, invece… Che cosa provo in questo momento?
Una serena
soddisfazione, una sensazione di compiutezza, un briciolo di malinconia. Come dopo un'esame, o dopo la laurea. Abbiamo tanto
desiderato quel momento e dopo una breve euforia, siamo pervasi da
una grande stanchezza. Ci rivengono alla mente i mesi passati a
studiare, lo sforzo, l'impegno. E adesso? Nel caso di una tesi lei è
lì, rilegata di rosso o di blu, e ogni tanto negli anni la andremo a
sfogliare, per poi metterla nello scaffale delle enciclopedie, se
ancora ne abbiamo uno. E un libro nostro, appena pubblicato? Per
fortuna fra poco verrà il bello. Si andrà in giro a presentarlo
nelle biblioteche e librerie di varie città, probabilmente partendo
proprio da Firenze, luogo in cui vivono i protagonisti.
E a questo
pensiero l'euforia si riaccende. Non è finita qui. Non ci sarà
quella stanchezza, ma solo una breve, brevissima pausa per riprendere
le forze e rituffarci nell'impresa. E accarezzando la bella
copertina, che è stata scelta con cura dall'editore, ci rendiamo
conto che a scrivere questo romanzo, perché sì, l'abbiamo scritto
proprio noi, ci abbiamo messo anima e corpo, e non è solo una
metafora. A volte, leggendo e rileggendo le pagine, nella dura fase
di revisione e poi nei successivi due editing, ci è sembrato
impossibile sentire quei personaggi, così diversi da noi, per età,
situazione, esperienza, così incredibilmente vicini, quasi parenti,
e ci siamo accorti di amarli. Giorgio, Eugenia, Giancarlo, Ada,
Federico, sono diventati nomi cari, e ci chiediamo se a un certo
punto non siano stati proprio loro, animati da una vita propria, a
volersi raccontare ed esprimere attraverso la nostra penna. Da dove
sono venute tutte quelle parole, tutte quelle pagine, se ci
ricordiamo bene, quasi senza sforzo, in una sorta di scrittura
automatica, da dove? E i luoghi, quelli sì li conoscevamo,
quasi l'unica traccia autobiografica, come si sono potuti adattare
così bene alle loro vite, alle loro storie? E il dolore o la
gioia, la tenerezza dei personaggi quante volte ci hanno fatto sorridere o commuovere, mentre scrivevamo? Quasi non ci accorgevamo del tempo
che passava, delle ore al computer, immersi in quell'esperienza,
chiamata di “flusso” che non ci faceva sentire la stanchezza, ma
solo una vibrante energia e la consapevolezza che finalmente, fra le
pieghe di una vita piuttosto complicata, stavamo facendo la cosa che
amavamo fare di più al mondo e ci faceva sentire integri, liberi e
vivi: scrivere.
Ecco,
ritorno alla prima persona e a quella sensazione di compiutezza. La malinconia se n'è andata. Altri personaggi si stanno affacciando,
altre storie, altri luoghi. Spero che intanto “Tutto questo tempo”
vi coinvolga e vi commuova, e che il tempo di cui si parla nel
romanzo possa essere per tutti un tempo ritrovato, di consapevolezza
e di fiducia nella vita e nelle sue meraviglie.
L'esperienza
del Crowdfunding con Bookabook è stata una bella
avventura nella quale mi sono buttata a capofitto con temeraria
incoscienza e tanta curiosità. Ringrazio le 150 persone che così, a
scatola chiusa, hanno avuto fiducia nel mio progetto, molte di loro
senza neppure conoscermi... Mi piacerebbe sapere poi se il libro vi è
piaciuto. Oppure vi ha terribilmente annoiato. Ditemi pure la verità.
La vostra verità. Ci tengo. E farò tesoro delle eventuali critiche
in vista dei prossimi libri. Grazie di cuore a tutti, veramente.E grazie a Bookabook e al suo meraviglioso team che mi hanno supportato con pazienza e professionalità.
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