Gli anniversari
Sono a volte
La conta maldestra
Sono a volte
La conta maldestra
Del dolore
La zavorra
Che ci carichiamo
In pietre
Per scendere più giù
Nell’illusione
Che il fondo poi diventi
Trampolino
Per la spinta
Che ci solleverà
Verso la luce
Ma è il corpo che ricorda
Non la mente
È l’angolazione dei riverberi
A quell’ora
Il canto degli uccelli
Solo quelli
La mattina
Quell’incanto d’inverno
Quell’incanto d’inverno
Che si avvia alla fine
I nodi delle gemme
Che spingono cortecce
L’aria più gonfia
E le albe più radiose
Come di specchio
Che riflette
Solo meraviglie
Solo meraviglie
Non c’è inganno
Il giorno e l’attimo
Precisi
Si manifestano
Nei pori
E non dobbiamo fare altro
Che aspettare gli anni
Se mai sarà
Perché quel giorno
Sia un giorno come tanti
Solo un brivido al mattino
Fuggitivo
E tutto si svolgerà
Nella normalità
Del tempo
Che forse non esiste
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