Di zigomi
ridenti
e
chiacchierate allegre
sempre
di bianco
soprattutto
nylon
per sembrare seta
per sembrare seta
a
ingannare miseria
come regine
come regine
cariche
di fagotti
in
mercanzia
piccole
croci d’oro
e
orecchini finti di perle
vero lo sguardo puro
vero lo sguardo puro
bionde
di taglio strano
fatto in casa fra amiche
fatto in casa fra amiche
tacchi
sbilenchi
e zattere azzurre
e zattere azzurre
per
galleggiare meglio
su asfalto straniero
su asfalto straniero
badanti (parola
nuova)
di smemorati persi
di smemorati persi
di
gambe e di pensiero
che accudite con mani
che accudite con mani
gentili
rassegnate
di unghie dipinte male
di unghie dipinte male
scorticate
dall’acqua
che passa sotto i ponti
che passa sotto i ponti
tanta
e mai stanca
e passeggiate per mano
e passeggiate per mano
come
bambini grati
figli
lontani
scoloriti
nel tempo
e
nella faccia
amanti
nuovi di zecca
coloriti
di vodka e di vino
robusti teneri di paura
robusti teneri di paura
sulla
metro che porta
ai mercati dei poveri
ai mercati dei poveri
in domeniche
libere (ma quanto?)
di
Babele senza torri.
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