Gli abbracci non sono mai troppi.
E’ vero. Lo dicono anche gli scienziati. Secondo la psicoterapeuta americana Virginia
Satir ce ne vorrebbero almeno 4 al giorno per star bene e 12 nei momenti di
difficoltà e di dolore. E non sono numeri a caso. Quando ci abbracciamo il
nostro organismo produce endorfine, sostanze che ci danno una sensazione di
benessere, e ossitocina, l’ormone dell’accudimento e della cura, l’ormone della
tenerezza. L’abbraccio è il primo contatto che abbiamo con nostra madre quando
veniamo al mondo e, per tutta la vita, la memoria di quella sensazione di
assoluta sicurezza e appagamento ci spinge a
desiderare di ricevere e dare abbracci. C’è chi è più portato verso
questo semplice gesto e chi invece si sente bloccato e, se lo fa, il suo è un
abbraccio rigido e frettoloso, oppure di circostanza. Eppure il vero abbraccio,
quello salutare e consapevole, quello che fa star bene chi lo fa e chi lo riceve,
è un abbraccio che richiede attenzione, presenza, calore e non è una pura
formalità, tipo quello che si scambiano a volte i politici in occasione di
visite ufficiali. Come pure quei baci distanti dati sulle guance, come belle
statuine, per poi pulirsi con un gesto furtivo. Il vero abbraccio è quello che
avvolge, che accoglie l’altro, che indugia e che ci fa riprovare quella
sensazione che rassomiglia alla felicità, di quando eravamo bambini. Un ragazzo
australiano qualche tempo fa ha ideato la campagna “Free Hugs”, abbracci
liberi: in mezzo alla strada, con un cartello al collo, offriva abbracci alle
persone che desideravano essere abbracciate. E molte persone si sono prestate a
questi abbracci spontanei, liberi, dati per dimostrare vicinanza, fratellanza,
conforto. E questa campagna in un batter d’occhio si è diffusa in tutto il
mondo.
Lucy |
Gli abbracci
non sono mai troppi
quelli respirati piano
a occhi chiusi
negli aeroporti
lato arrivi
negli aeroporti
lato arrivi
le valigie
a incespicare
sulle ruote stanche
con le etichette sfatte
il fiato secco
per il viaggio
“cosa c’è da mangiare?”
si ritorna all’ovvio
dei gesti amati
cucinare
apparecchiare
con la tovaglia buona
ricamata
asciugamani di lino bianchi
in bagno
bentornata.
Nessun commento:
Posta un commento