Ho bisogno
Di riempirmi
Gli occhi
Di bello
Non importa quale
Questo o quello
Che sia sublime e vero
Una sferzata all’anima
Un attimo sospeso
Un’apertura di cuore
E i sensi che sobbalzano
Di stupore
Odori
Suoni
Colori
In un caleidoscopio felice
Di bambina
Pietruzze vivide
Da comporre con un gesto
All’infinito
Basta guardare
Basta sentire
E il vento ci porterà meraviglie
*******
Grata di quest’affanno
Che mi fa viva
E non mi rende fuggitiva
Ma rabdomante attenta
A cercare la fonte del dolore
A volte si nasconde
Nel profondo di un passato
Illuminato appena
Da una luce fioca
Altre volte si rivela
Nei gesti bruschi
Nelle parole poco accorte
O nell’assenza voluta
Di un sorriso
Un fastidio
Che toglie il brio
Appena spuntato
Come una foglia nuova
Un diserbante
Cattivo
Scrollarselo di dosso
Con movimenti piani
E attenti
Quasi uno spolverio
E’ il compito che preme
E va imparato
Prima che lui
L’affanno
Poco a poco
Indisturbato
Scavi cunicoli di danno
*******
Ho il fuoco nei miei segni
E bruciature antiche di dolore
Non ha lenito arsure
L’acqua dolce
Ma aumentato la sete
In illusione di freschezza
I cerchi li attraverso
Con le fiamme
Come un tuffatore
O leone ammaestrato
Non mi brucio
Sento solo il calore
E un retrogusto appena
D’avventura
Si chiamava “la Poesia”
Una pozza tonda di
mare
Nel Salento
Mi sono immersa all’alba
Nel diamante
Dissetata di bellezza nuovamente
E lì ritorno
A rinfrescare le mie piaghe
Che il sale risana
Poco a poco con sapienza
Fuoco e Acqua
Dentro di me
In pace finalmente
A fare sortilegi
Con un pizzico d’Amore
Pepe rosato d’Allegria
E Tenerezza
In filigrana preziosa
Che non mente
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