Sui proverbi
Prepararsi al meglio
Prepararsi al meglio
sono tornate
le mezze stagioni
l’erba del vicino
non è così verde
e moglie e buoi
sono meglio stranieri
figurarsi poi
se una rondine
non è da festeggiare
in tripudio di fiori
nessuna nuova
è brutto segno
e i figli
a volte non sono pezzi di cuore
ma coltelli
verba manent
più di quello che pensiamo
la vita non comincia
a quarant’anni
ma a sessanta
dimentica che devi morire
CARPE DIEM
Un cimitero di parole
appuntamenti
presentazioni
eventi
già passati
e tutto si affastella
nella rete
senza un pescatore svelto
a buttare in mare
scarpe rotte e spaiate
solo un disordine forzato
basterebbe cancellare
quello che non serve
avere il coraggio di gettare
il vecchio
prima che diventi
un fantasma senza voce
a tirarti per i piedi
2012
E se come nel film piovessero rane?
Dovremmo arrenderci al mistero
e ridere a
squarciagola
ordine invertito finalmente
nessuna certezza
e questo ci renderebbe
curiosi e sereni
forse sbarcheranno gli alieni
faremo amicizia
e impareremo l’astronomia
l’anno della fine del mondo
sarà l’anno della trasformazione
tutti in fila a ricevere abbracci
tutti a coltivare il proprio orto
le città diventeranno giardini
e nei cortili la sera
i grandi leggeranno poesie
Oblio
Adesso ti chiamo
“Hai riposato?”
“No con questo caldo”
“Bevi, mi raccomando
e bagnati la fronte”
parole semplici
briciole di pane
tenerezza accorta
che diventa pianto
perchè il tempo non dà scampo
e questo tu lo sai
e me lo dici con gli occhi
appena un po’ velati
di rimpianto
è come se il calendario
si fosse imbizzarrito
giorni e mesi stravolti
in un disordine improvviso
e a pensarci bene anche le annate
oblio consapevole
due parole per dire
che cerco di non pensarti
troppo è lo strazio
e vivo ogni momento
come se tu ci fossi
so che ci sei ma dove?
fammi un cenno
sussurrami alle spalle
sostienimi
fammi una smorfia buffa
ridi forte
per una cosa stupida
fumati pure una sigaretta
non mi disturba più adesso
ma fatti viva
riprendi a lamentarti
affacciati ogni mattina
a quella casa rosa
preparati la cena
salutami con quel sorriso triste
ritorna.
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